Nell'entroterra marchigiano, alle spalle della riviera adriatica e a soli venti Km da San Benedetto del Tronto, si erge Offida, una cittadina circondata da antiche mura sul crinale che separa la valle del Tesino da quella del Tronto.
Passeggiando per le vie del centro medioevale, specie durante la stagione estiva, si avverte un ritmico e continuo crepitio, una sorta di musica prodotta da invisibili strumenti: sono i tanti fuselli di legno che le agili mani delle donne offidane muovono con costanza e abilità per la produzione del merletto a tombolo di cui Offida è da secoli uno dei centri più importanti.
Ma qual'è l'origine del merletto?
"Non possiamo trovare una risposta precisa e certa - dice l'esperta Lucia Bellodi Casanova - in quanto manchiamo di dati storici sicuramente indicativi della genesi di questo frutto di prodigi, di pazienza e di gusto, di questa, che fu un'arte, che risplendette in tutto il suo fulgore nel XVI secolo per continuare nei tempi successivi, con alterne vicende, fin quasi ai giorni nostri, ad ornare collari e polsini, camicie e tovaglie d'altare".
"Non possiamo trovare una risposta precisa e certa - dice l'esperta Lucia Bellodi Casanova - in quanto manchiamo di dati storici sicuramente indicativi della genesi di questo frutto di prodigi, di pazienza e di gusto, di questa, che fu un'arte, che risplendette in tutto il suo fulgore nel XVI secolo per continuare nei tempi successivi, con alterne vicende, fin quasi ai giorni nostri, ad ornare collari e polsini, camicie e tovaglie d'altare".
Antichissime sono le testimonianze sul merletto. Esempi ne abbiamo fin dalle epoche più remote. Nella Bibbia si accenna alle "cortine a reticello" del tempio di Salomone e "pizzi di varia fattura" sono stati trovati sulle mummie dell'antico Egitto. In seguito è Giotto ad offrirci nei suoi affreschi evidenti esempi si smerlatura (Sogno di Innocenzo III).
Negli ultimi anni del '400 sappiamo con certezza di questo elemento ornamentale dalla citazione frequente nelle liste di corredi nuziali. In un antico documento del 1476 si narra che a Ferrara "... Eleonora D'Aragona, consorte di Ercole I d'Este, era occupata con la sorella Beatrice e 18 damigelle d'onore ad ornare con friseto d'oro fatto a piombini l'appartamento che avrebbe dovuto ospitare la Regina d'Ungheria".
Nel '500 in Europa domina un tipo di lavorazione chiamato "il reticello", una forma di merletto molto elaborata. Nel XVI secolo è la Serenissima Repubblica di Venezia che detiene il primato di questo gentile lavoro conteso a fatica dalle Fiandre. Da qui le trine si diffondono per tutta Europa. In Italia il luogo di origine del lavoro a fuselli è Genova, anche se l'arte, diffondendosi poi per la penisola, dà origine a tipi diversi di lavorazione da regione a regione. Nell'Italia centro-meridionale si lavora al tombolo quasi soltanto in campagna o in convento, per la casa e per la chiesa.
Nelle Marche, il centro principale diviene Offida...